Razzia[sc_embed_player fileurl=”https://www.enjoymuseum.com/orbit06/mp3/razzia.wav”]
Nonostante la consegna dell’oro, all’alba di sabato 16 ottobre 1943, gli uomini di Dannecker raggiungono le strade di Roma in cui risiedono gli appartenenti alla Comunità. In particolare, l’antico ghetto è circondato e ogni sua via di fuga è bloccata. I soldati entrano nei palazzi e consegnano ai diversi nuclei familiari un foglietto in cui si intima di abbandonare le proprie case entro 20 minuti, portando con sé un bagaglio essenziale e un po’ di viveri. La razzia non risparmia nessuno, neanche le persone malate e incapaci di muoversi. E non risparmia nessuna zona della città, che viene rastrellata metodicamente e integralmente. Meno della metà degli arrestati provengono dal quartiere ebraico, l’altra parte dal resto della città. Molte persone riescono a mettersi in salvo, per la disattenzione dei militari, gli errori negli elenchi, gli avvertimenti e le fughe fortunose, l’aiuto da parte di amici e sconosciuti. La retata si conclude nella tarda mattinata e per i tedeschi, che avevano calcolato di riuscire a catturare 8.000 ebrei, è un insuccesso. Per le circa 1.250 persone che sono state prese, e che vengono portate al Collegio militare, è invece l’inizio della tragedia.